FESTIVAL NEL FESTIVAL
SABATO 23 LUGLIO
CARNET FESTIVAL NEL FESTIVAL
[3 SPETTACOLI, INTERA GIORNATA DEL 23/07]
25 euro ridotto* 20 euro
IN PREVENDITA QUI
˃ ore 19.15 TEATRO CECCHETTI
DOPPELGÄNGER
CHI INCONTRA IL SUO DOPPIO, MUORE
[prima ed esclusiva regionale]
uno spettacolo di Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maurizio Lupinelli
con Francesco Mastrocinque, Filippo Porro
disegno luci e direzione tecnica Andrea Gentili
elaborazioni musicali Orlando Cainelli
produzione Compagnia Abbondanza Bertoni, Armunia/Festival Inequilibrio, Nerval Teatro
con il sostegno di MiC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo
Regione Toscana, Provincia Autonoma di Trento – Servizio Attività Culturali
Comune Di Rovereto – Assessorato alla Cultura
Il doppio, la dualità come differenza, l’opposto che dà origine al mistero: questo lavoro parla e dà forma soprattutto all’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità, appartenente all’esperienza del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro e Filippo Porro, danzatore. Il progetto presenta anche la “prima volta” di una collaborazione tra due nuclei artistici differenti, che si incontrano nel solco tra arte e diversità, portando reciprocamente la propria esperienza e poetica della scena che, pur nella lontananza del segno, si alimenta e sviluppa attraverso la medesima sensibilità e passione. Fin dai primi giorni abbiamo cercato di cogliere nello sguardo dei due interpreti, soprattutto un riconoscersi e attraverso questa reciproca ri-conoscenza, restare in ascolto di questa loro fase germinale. È seguito poi, diremmo in maniera naturale e quasi esclusivamente autogestito da loro stessi, uno sviluppo simbiotico dell’azione fino ad arrivare alla solitudine e al groviglio di arti e luce, di suoni e silenzi; il tutto attraverso un processo di relazione quasi esclusivamente somatico. Un ossimoro in danza, un tentativo di svelare, tra sapiente ignoranza e disarmonica bellezza, il doppio viso della sfinge: due corpi diversi che cercano sulla scena l’origine della possibilità di esistere, una dirompente vitalità e un candore disarmante, attraverso l’astrazione della realtà che diventa visione. Due corpi uguali che si riconoscono e non smettono l’abbraccio, il mandala, la cellula che li lega. Due esseri primi, primati, ai loro primi passi; tra evoluzione e involuzione, scelgono l’inesistente “voluzione”: uno stare vicini senza l’andare. Senza il destino forzoso del crescere e del diminuire. Un percorso di gesti, sguardi; piccole, grandi tenerezze; beffardi e spietati tradimenti. Sempre in un precario equilibrio: funamboli, sospesi tra vita e morte, tra ascesi e caduta. Nel mezzo: le loro forme, colte nella fragilità dell’inestinguibile enigma della sospensione.
BIGLIETTO EURO 10 – RIDOTTO EURO 8 IN PRVENDITA QUI
INFORMAZIONI QUI
˃ ore 20.30 TEATRO ROSSINI
BALLETTO DI ROMA
PREMIÈRE
[prima assoluta]
coreografie Andrea Costanzo Martini
con danzatori del Balletto di Roma
luci Emanuele De Maria
produzione Balletto di Roma
realizzata interamente online con il sostegno di Regione Lazio, MiC e SIAE
nell’ambito del programma Per Chi Crea. Durante la pandemia
Perché danziamo? Questa domanda sorge prima di ogni nuova creazione e la risposta arriva, mai completa, nei momenti più inaspettati: frammenti brevissimi, sbirciate brevi dentro una sensazione indefinibile. Momenti in cui ci rendiamo conto che esiste un senso più grande di noi, che siamo parte infinitesimale di un disegno cosmico vastissimo. Première nasce dall’incontro di Andrea Costanzo Martini con i danzatori del Balletto di Roma e dalla fascinazione per questi artisti così giovani che inseguono il loro desiderio di movimento, sia come sentimento personale, sia come bisogno comune. Première celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno. Quale allineamento di stelle e pianeti ha permesso loro di essere qui su questo palcoscenico, pronti e disposti a sacrificare qualcosa per noi spettatori?
Première ci svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una tribù, con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti dall’organizzazione in codici e regole. Tra luci e ombre, come sotto i riflettori. Specialmente alla luce degli avvenimenti legati alla pandemia, dopo una lunga pausa forzata, lontani dalle sale di teatro, è sorta spontanea la domanda: come tornare su un palcoscenico?
Cosa ci spinge a esibirci, a farci guardare, ad esporci agli occhi del pubblico? Cosa diamo a vedere? E cosa, di noi, è impossibile nascondere quando siamo su un palcoscenico? Première diventa quindi un rito fatto di commossi e intensi applausi, unico punto di contatto degli artisti stessi con il pubblico mancato. Una dedica a tutti coloro che hanno lavorato e stanno ancora lottando per un rientro del corpo alla vita. Una celebrazione in cui la danza è medium capace di ricreare le condizioni per ricominciare. Un ritorno – di nuovo – alla nostra prima volta.
Première ha visto la sperimentazione di un’inedita modalità di creazione grazie alla collaborazione “a distanza” tra autore e interpreti: da Tel Aviv, dove da tempo risiede, il coreografo Andrea Costanzo Martini ha infatti guidato i danzatori della compagnia “in remoto”; una vera e propria sfida creativa, dettata dalle necessità del nostro presente, che ha dato vita a nuovi principi di ideazione e realizzazione della danza.
Durante la pandemia, una prima versione di Première è stata eccezionalmente trasmessa in streaming dal Teatro Quirino di Roma sul sito del Balletto di Roma.
˃ ore 22 TEATRO ANNIBAL CARO
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
SATIRI
[prima assoluta]
coreografia e spazio Virgilio Sieni
interpretazione Jari Boldrini, Maurizio Giunti
violoncello Naomi Berrill
musica Johann Sebastian Bach
Suite n°2, Suite n°3 , Suite n. 4 per violoncello solo
produzione Compagnia Virgilio Sieni
Galleria Nazionale delle Marche
in collaborazione con AMAT / Civitanova Danza
Museo del Satiro di Mazara del Vallo
Il danzatore getta il corpo nell’abisso del gesto dicendo sì alla vita.
Può darsi che siamo stati raggiunti dall’insegnamento del gesto che irrorandosi con lentezza nel corpo lo forgia senza mai appropriarsene: si potrebbe dire che lo studio del movimento sottrae al quotidiano quelle posture che poi tornano sotto forma di un’altra lingua. Questo porsi sulla soglia, che potrebbe sembrare anche un rimbalzo quale restituzione di una cosa solo poco tempo prima sconosciuta, penso si possa definire, o accostare, al senso del gesto poetico: inappropriabile, attraversabile, non forma in movimento ma corpo che trascolora e, come una nebulosa auratica, si confonde tra lontananza e vicinanza, opera secondo un’attenzione rivolta all’immersione dello spazio, alla tattilità spaziale che ci comprende.
Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne La nascita della Tragedia (1872) e per richiamo sapienzale Giorgio Colli ne La nascita della filosofia (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita: non la notte ma la sua primavera.
I due danzatori dello spettacolo sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico. Una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile riconoscendolo diverso e amico.
Pescano dal fondo del gesto per inscrivere forme d’intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano qui prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo. Ancora una volta la danza si presta a laboratorio della vita, affronta azioni disperate, titaniche, si pone sulla soglia con atteggiamento vigile, mantico, divinatorio. Ma è essa stessa scienza dello stare, specchio di risonanze e richiami cognitivi.
Virgilio Sieni
DUETS AND SOLOS
VENERDÌ 15 LUGLIO
TEATRO ROSSINI
DAVIDE DATO & SERGIO BERNAL
[prima assoluta]
spettacolo di musica e danza con Davide Dato e Sergio Bernal
Maurizio Baglini al pianoforte Silvia Chiesa al violoncello
a cura di Daniele Cipriani
La speciale serata di musica e danza Duets and solos è uno spettacolo all’insegna della felicità condivisa in una magica notte di mezz’estate nella suggestiva cornice di Civitanova Danza.
Con due grandi musicisti, il pianista Maurizio Baglini e la violoncellista Silvia Chiesa, stelle della danza internazionale andranno in scena con un programma di assoli e passi a due: l’italiano Davide Dato, primo ballerino dell’Opera di Stato di Vienna e lo spagnolo Sergio Bernal, già Ballet Nacional de España. Insieme a loro, Hio-Jung Kang, già Prima ballerina allo Stuttgart Ballet, ora Prima Ballerina dell’Opera di Stato di Vienna.
Daniele Cipriani, ideatore e curatore di Duets and solos ripropone questo fortunato spettacolo che fu il primo a riportare il pubblico della danza in platea dopo le chiusure degli anni passati con una formula che permetteva sia di vedere grandi stelle della danza che di ascoltare musicisti di altissimo livello. Un’unione di arti diverse che ha riacceso la felicità del pubblico in sala invitato anche a riflettere grazie agli inaspettati aforismi proiettati sullo sfondo, scelti appositamente a corredo dello spettacolo dal sociologo Domenico De Masi. Frasi che, come spiega il Professor De Masi stesso: “Possano meglio connotare l’uomo felice del 21° secolo. Anche la felicità si tinge della propria epoca.”
Felicità di connubi artistici grazie ai quali è stato possibile mettere insieme un interessante programma su celebri brani di grandi compositori, in cui due arti sorelle, quelle di Euterpe e di Tersicore, si intessono, ognuna mantenendo la propria cifra, ma formando un’unica stoffa. Grazie alla magia che solo l’arte sa regalare, si può parlare eccezionalmente di “passi di musica, note di danza”.
Programma
Tra i coreografi spiccano i nomi di Fokine, ma anche di celebri autori del ‘900 o contemporanei. Tra le curiosità, una moderna Morte del Cigno al maschile (coreografia di Cue) interpretata da Sergio Bernal, che il pubblico potrà apprezzare accanto alla tradizionale Morte del Cigno di Fokine interpretato da Hio-Jung Kang (musica di Saint-Saëns). Bernal non mancherà comunque di regalarci anche uno di quei suoi roventi brani iberici, un flamenco capace di mandare il pubblico in visibilio. Davide Dato brillerà in Suite of Dances di Robbins (musiche di Bach), balletto originariamente creato per Mikhail Baryshnikov e in Other dances, sempre di Robbins su musiche di Chopin, insieme a Hio-Jung Kang. In coppia, Bernal e Dato interpreteranno poi Folia de Caballeros, originale passo a due maschile (musica di Corelli, coreografia di Bernal/De Luz).
BIGLIETTI DA 10 A 20 EURO IN PREVENDITA QUI
INFORMAZIONI QUI
LARGO | CANONE ALLEGRO | SERENADE
VENERDÌ 1 LUGLIO
TEATRO ROSSINI
SCUOLA DI BALLO
ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
diretta da FRÉDÉRIC OLIVIERI
[prima ed esclusiva regionale]
ideata da Frédéric Olivieri
musica Johann Sebastian Bach
Concerto per due violini e orchestra in re minore, BWV 1043
assistenti alla coreografia Jean-Philippe Halnaut, Walter Madau, Leonid Nikonov
Tatiana Nikonova, Giulia Rossitto, Elisa Scala, Maurizio Vanadia, Paola Vismara
LARGO
coreografia Matteo Levaggi
[ricostruzione dalla versione del 2007 per il Ballet du Grand Théâtre de Genève]
musica Johann Sebastian Bach
dalla Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo, BWV 1007, Movimenti: Prélude, Sarabande, Allemande
Sofia Bellettini violoncello
costumi Federico Sangalli
CANONE ALLEGRO
creazione di Valentino Zucchetti
musica Felix Mendelssohn-Bartholdy
dal Concerto in mi minore per violino e orchestra, op. 64, Primo Movimento: Allegro molto appassionato
costumi Valentino Zucchetti
assistente alla coreografia Walter Madau
SERENADE
coreografia George Balanchine
© The George Balanchine Trust
ripresa da Patricia Neary
musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Serenata per orchestra d’archi in do maggiore, op. 48
assistenti alla coreografia Paola Vismara, Jean-Philippe Halnaut
Maurizio Vanadia, Tatiana Nikonova
The performance of Serenade, choreography by George Balanchine© The George Balanchine Trust, a Balanchine® Ballet, is presented by arrangement with the George Balanchine Trust and has been produced in accordance with the Balanchine Style® and Balanchine Technique® Service standards established and provided by the Trust.
luci Andrea Giretti
BIGLIETTI DA 10 A 20 EURO IN PREVENDITA QUI
INFORMAZIONI QUI
ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
L’Accademia Teatro alla Scala, oggi presieduta da Giuseppe Vita e diretta da Luisa Vinci, è considerata fra le istituzioni più autorevoli per la formazione di tutte le figure professionali che operano nello spettacolo dal vivo: artistiche, tecniche e manageriali. La proposta didattica si articola in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management) per una trentina di corsi frequentati ogni anno da oltre 1.700 allievi. Il percorso formativo affianca alle lezioni teoriche e pratiche in aula un’intensa attività “sul campo”, secondo la filosofia del learning by doing grazie a concerti, spettacoli, esposizioni, produzioni operistiche, non solo sul territorio nazionale. La docenza è affidata ai migliori professionisti del Teatro alla Scala e ai più qualificati esperti del settore.
DIPARTIMENTO DANZA
Il Dipartimento Danza dell’Accademia sin dal 2003 è stato affidato alla guida di Frédéric Olivieri, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dal 2000 al 2007 e dal 2017 al 2020. La Scuola di Ballo, fiore all’occhiello del Dipartimento, fondata nel 1813 da Francesco Benedetto Ricci come “Imperial Regia Accademia di Ballo”, ha visto avvicendarsi alla direzione celebri ballerine e prestigiosi maestri come Carlo Blasis, Enrico Cecchetti, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field, Anna Maria Prina, solo per citarne alcuni. La Scuola scaligera ha formato artisti come Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Roberto Bolle, Massimo Murru, Gilda Gelati, Mara Galeazzi, Marta Romagna, Gabriele Corrado, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino. Articolata in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. Durante gli studi gli allievi partecipano a diversi titoli della stagione scaligera e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero.
Alla formazione tersicorea si affianca quella scolastica ministeriale con un liceo coreutico che propone un percorso superiore sperimentale appositamente progettato per gli allievi della Scuola di Ballo.
Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Kathryn Bennetts, Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha.
Inoltre, la possibilità di interpretare le più note coreografie dei maestri del Novecento e di oggi, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude, In the Middle, Somewhat Elevated), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza), ha ulteriormente arricchito la già profonda e rigorosa preparazione.
Al percorso per ballerini professionisti si affianca un corso quinquennale di propedeutica alla danza, riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della danza e della musica facendo loro vivere un’esperienza di carattere ludico-espressivo attraverso l’attività ritmica e motoria.
Nel 2019 il Dipartimento Danza si è arricchito di un Diploma accademico di primo livello in danza classica a indirizzo tecnico-didattico. Si tratta di un percorso triennale, con un piano di studi molto articolato, che permette non solo di approfondire la tecnica classico-accademica adottata nella Scuola di Ballo scaligera, ma anche di acquisire competenze nella pratica d’insegnamento della danza.
Nel periodo estivo la Scuola apre le porte per stage e workshop settimanali.
RASSEGNA
CIVITANOVA DANZA TUTTO, TUTTO L’ANNO
Tre le proposte di danza. Il nuovo anno si apre il 3 gennaio con un grande classico delle feste Lo Schiaccianoci del Balletto di Milano, musica di P. I. Čajkovskij, liberamente ispirato al racconto di E. T. A Hoffmann, coreografia di Federico Veratti. L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza. La rivisitazione del celebre balletto di repertorio, ricco di virtuosismi mozzafiato in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti, nulla toglie alla magia della storia originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta… con un pizzico di svecchiamento.Dopo il grande successo con tre settimane di tutto esaurito al Teatro Brancaccio di Roma, torna in Italia Alice in Wonderlandtratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, rielaborato nell’impianto estetico dal Circus-Theatre Elysium di Kiev, con un tour che toccherà i maggiori teatri italiani. Il Teatro Rossini lo accoglie il 17 febbraio con un cast di 30 ballerini – acrobati. I personaggi – Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire e la Regina Nera – appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D. Un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza.Un atteso ritorno a Civitanova il 5 marzo è quello della Parsons Dance, la compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere. Caposaldo della danza post-moderna made in Usa, Parsons Dance incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. Le creazioni di Parsons, prima fra tutte la celeberrima Caught del 1982, portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico. Parsons Dance incarna il senso più genuino di una danza che punta dritto all’emozione e al desiderio nascosto di ogni spettatore di ballare, saltare e gioire insieme ai ballerini. Difficile non lasciarsi trasportare dai ritmi vibranti e dalle coreografie avvolgenti e colorate dei ballerini della Parsons Dance.
OPEN
24 MARZO 2022
di Daniel Ezralow
produzione Associazione musicale Antonio Gnecchi Ruscone, Art Works Production
Open, scritto da Daniel Ezralow a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog, è un patchwork di piccole storie che strizzano l’occhio allo spettatore con numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo, all’insegna del più puro entertainment. “Un antidoto alla complicazione della vita”, come dichiara lo stesso Ezralow. Uno spettacolare inno alla libertà creativa, al ciclo della vita e alla rivisitazione dei successi da lui creati, volto a trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa ed emozione scenica. “Prima di chiamare lo spettacolo Open, pensando a Calvino avevo pensato a Recostruction, perché dobbiamo continuamente rimuovere e ricostruire. Il titolo però non funzionava, così mia moglie mi ha suggerito Open: una parola che, con le sue quattro lettere molto bilanciate ha in sé tanta energia. I motivi per cui ho deciso di chiamare lo spettacolo Open sono diversi: aperti possono essere il cuore, la mente, gli occhi, una finestra. Open vuol dire aperto al mondo, al lavoro, al business, agli altri. Bisogna guardare al presente senza remore, appunto con mente aperta. La vita è spesso pesante, ma abbiamo tanta energia positiva che aiuta a risolvere i problemi. Il titolo fa riferimento a un’apertura culturale ma anche stilistica. A me piace mescolare. La mia formazione non è classica, quindi ci sono poche punte; non è neanche la break dance, quindi non roteo tanto sulla testa. Posso però usare ognuno di questi elementi per comunicare il senso del momento”.
Sul palcoscenico, oltre ad una scenografia molto semplice composta di quattro pannelli su cui vengono proiettati una successione di quadri visivi e vignette in movimento, vi sono otto ballerini della sua compagnia americana che, nelle numerose sequenze di gruppo così come negli assoli, coniugano con scioltezza il linguaggio neoclassico e la modern dance, incantando il pubblico in un mix tra sorpresa, divertimento, leggerezza e agilità. Nella coreografia di Open si susseguono emozioni e sensazioni differenti, come l’ironia, il dolore, o la speranza, fino ad arrivare a un’idea ecologista.
ALICE IN WONDERLAND
17 FEBBRAIO 2022
prodotto da Light Can Dance
distribuito da MG Distribuzioni
di CIRCUS – THEATRE ELYSIUM
Dopo il grande successo dello scorso anno con tre settimane di tutto esaurito al Teatro Brancaccio di Roma, torna in Italia Alice in Wonderland con un tour che toccherà i maggiori teatri italiani.
Alice in Wonderland tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, rielaborato nell’impianto estetico dal Circus-Theatre Elysium di Kiev.
Con un cast di 30 ballerini – acrobati la Compagnia rivendica l’autonomia del linguaggio di scena esaltandolo con scelte scenotecniche avveniristiche senza tralasciarne, tuttavia, la funzione narrativa del racconto originario.
I personaggi – Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire e la Regina Nera – appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D.
La storia di Alice si arricchisce nella linea dell’amore – la ragazza si innamora del Principe Azzurro ed entrambi gli eroi devono superare ostacoli inimmaginabili.
Un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza.
LO SCHIACCIANOCI
28 GENNAIO 2022
danza Balletto di Milano
direttore artistico Carlo Pesta
balletto fantastico in due atti su musica di P. I. Čajkovskij
liberamente ispirato al racconto di E. T. A Hoffmann
coreografia Federico Veratti
scenografie Marco Pesta
ideazione Carlo Pesta
L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza. La rivisitazione del celebre balletto di repertorio nulla toglie alla magia della storia originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta… con un pizzico di svecchiamento. Creato da due giovani è infatti un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Il frizzante primo atto scorre tra le le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettoso Fritz e Drosselmeyer. Gli insoliti costumi dei topi e soldatini nella consueta battaglia, un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata. Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioa e colori del Valzer dei fiori, culmina in uno spettacolare grand pas deux ricco di virtuosismi mozzafiato in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti.
IL BALLETTO DI MILANO
Ambasciatore della danza italiana con i suoi straordinari spettacoli in tutto il mondo è considerato tra le realtà di maggior livello artistico. È diretto da Carlo Pesta dal 1998, riconosciuto e sostenuto da MiC (Ministero della Cultura), titolare di “Riconoscimento di rilevanza regionale – Regione Lombardia” e patrocinato dal Comune di Milano dove ha sede nel proprio “Teatro di Milano”. Collabora con tutti i più prestigiosi teatri, fondazioni liriche e festival dove ottiene sempre successi di pubblico e critica unanimi.
BIGLIETTI
ABBONAMENTO FESTIVAL
[8 spettacoli in 6 date]
I settore 120 euro ridotto* 110 euro
II settore 100 euro ridotto* 80 euro
III settore 85 euro ridotto* 70 euro
CARNET “FESTIVAL NEL FESTIVAL”
[3 spettacoli, intera giornata del 23/07]
25 euro ridotto* 20 euro
Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala
Jacopo Godani & Dancers
Davide Dato & Sergio Bernal
Spellbound Contemporary Ballet
I settore 20 euro ridotto* 15 euro
II settore 15 euro ridotto* 10 euro
III settore 10 euro ridotto* 8 euro
Alessandra Ferri, Thomas Whitehead
I settore 40 euro ridotto* 35 euro
II settore 35 euro ridotto* 30 euro
III settore 30 euro ridotto* 25 euro
Festival nel Festival 10 euro ridotto* 8 euro
posto unico numerato
*under 24, over 65, iscritti scuole di danza e recitazione, iscritti Unitre e convenzionati vari
26-29 maggio
2-5 giugno
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
dal giovedì alla domenica, dalle ore 18 alle ore 20
sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
VENDITA BIGLIETTI
dal 9 giugno al 26 giugno
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
dal giovedì alla domenica, dalle ore 18 alle ore 20
sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
dal 28 giugno
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
nei tre giorni precedenti lo spettacolo. dalle ore 18 alle ore 20
sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
VENDITA ON LINE
www.vivaticket.com
BIGLIETTERIE & INFORMAZIONI
Teatro Rossini 0733 812936
Teatro Annibal Caro 0733 892101 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
Teatro Cecchetti 0733 817550 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
INIZIO SPETTACOLI
21.30
[ad eccezione del Festival nel festival del 23/07 i cui orari sono: Teatro Cecchetti ore 19.15; Teatro Rossini ore 20:30; Teatro Annibal Caro ore 22]
RASSEGNA 2019/20
CIVITANOVA DANZA TUTTO L’ANNO
DA OTTOBRE A DICEMBRE
FORESTERIA IMPERATRICE EUGENIA & TEATRO ANNIBAL CARO
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
PROGETTI DI RESIDENZA
[prove aperte, incontri & laboratori]
DANIELE NINARELLO
PASTORALE
26 OTTOBRE
TEATRO ANNIBAL CARO
LUNA CENERE
cantiere aperto per GENEALOGIA
KLM [KINKALERI/MK/LE SUPPLICI]
ALASKA
21 NOVEMBRE
MIND STUDIOS [via L.Da Vinci 15/17]
mk/Michele Di Stefano
QUATTRO DANZE COLONIALI VISTE DA VICINO
29 NOVEMBRE
TEATRO ANNIBAL CARO
Kinkaleri
cantiere aperto per O III
6 DICEMBRE
TEATRO ANNIBAL CARO
Le Supplici/Fabrizio Favale
cantiere aperto per LUTE
Arrivo delle scintille e dei bagliori in ogni cosa
22 NOVEMBRE
TEATRO ANNIBAL CARO
LA CITTÀ IN SCENA
HAPPYDANCEHOUR
SCUOLE DI DANZA DELLA CITTÀ
13 DICEMBRE
TEATRO ROSSINI
RUSSIAN CLASSICAL BALLET
LO SCHIACCIANOCI
MARIUS PETIPA
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
3 MARZO TEATRO ROSSINI > spettacolo annullato
THEATRE CIRCUS ELYSIUM
ALICE IN WONDERLAND
2 APRILE TEATRO ROSSINI > spettacolo sospeso
ARTEMIS DANZA
MONICA CASADEI
TRAVIATA