CARMEN

Venerdì 4 agosto ore 21

Arena Sferisterio di Macerata

DANZA ALL’OPERA

un progetto di Macerata Opera Festival con Civitanova Danza Festival

spettacolo di danza liberamente ispirato all’opera di Prosper Merimée

drammaturgia, coreografia e luci Antonio Gades e Carlos Saura

musiche Antonio Gades, Antonio Solera, Ricardo Freire, Georges Bizet

Manuel Penella, José Ortega Heredia

scene Antonio Saura

Compañía Antonio Gades direzione artistica Stella Arauzo

FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana Coro lirico marchigiano Vincenzo Bellini

maestro del coro Martino Faggiani

direttore Miquel Ortega

interpreti vocali Tamari Kirakosova Rza Khosrvzade, Sergei Raschenko

in collaborazione con Accademia d’Arte lirica di Osimo

[prima ed esclusiva regionale]

Carmen è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades e il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura.

Il balletto in un atto ispirato all’opera di Prosper Mérimée, creato nel 1983 al Théâtre de Paris rivoluzionò la visione generale del flamenco e Carmen di Antonio Gades continua ad affascinare, un successo decretato da più di 68.000 spettatori in vari paesi europei, in Asia e in Africa.

«Creata da Mérimée, resa eterna dalla musica di Bizet: questi due inscindibili lavori sono alla base della nostra opera – avevano spiegato Antonio Gades e Carlos Saura, che ne hanno curato drammaturgia, coreografia e luci. La nostra versione di Carmen è interamente ballata, la danza qui è protagonista assoluta, e per danza intendiamo ritmo, musica, movimento. Il nostro intento è stato quello di estrarre dalla nostra razza, dalle nostre caratteristiche, gli elementi che costituiscono Carmen, e per questo motivo abbiamo utilizzato il ballo e il canto flamenco, non tralasciando tuttavia la meravigliosa partitura di Bizet, che anzi ci è servita da contrappunto».

Scomparso nel 2004, Antonio Gades è stato uno dei grandi protagonisti del panorama teatrale europeo del XX secolo ricordato anche perché ha cercato, con le sue creazioni, di approfondire la cultura spagnola, colta e popolare, riuscendo a fare del flamenco un’arte drammatica.