SABATO 20 LUGLIO TEATRO ANNIBAL CARO
COMPAGNIA ENZO COSIMI
VENERE VS ADONE
fonti William Shakespeare, Marlene Dumas, Andy Warhol
regia, coreografia, scena, video Enzo Cosimi
drammaturgia Maria Paola Zedda, Enzo Cosimi
interpreti Alice Raffaelli, Leonardo Rosadini
disegno luci Giulia Belardi, Enzo Cosimi
costumi Alessandro Lai realizzazione costumi Giuseppina Angotzi/Sartoria Il Costume
sculture Daniela Dal Cin
sound designer Enzo Cosimi
operatore video Roberto Gentile organizzazione Pamela Parafioriti
produzione Compagnia Enzo Cosimi, MiC in collaborazione con AMAT, Residenze Centro di Produzione Orbita/Spellbound, ATCL, KOMM TANZ 2024 Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con Comune di Rovereto
progetto di residenza nell’ambito di RAM Residenze artistiche marchigiane finanziate dalla Regione Marche e dal MiC
prima assoluta
Dopo la realizzazione del progetto Orestea|Trilogia della vendetta Enzo Cosimi nella nuova creazione 2024 Venere vs Adone, approfondisce la sua ricerca concentrandosi sul celebre poemetto shakespeariano. In un percorso attraversato da linguaggi e media diversi, Cosimi rilegge la poetica del drammaturgo inglese creando un mosaico testuale e visivo dove si compongono, come tessere, elementi della contemporaneità e aspetti filologici.
Il dramma di un amore non corrisposto, selvatico e ferale. Il culto dell’immagine del corpo e della forza vitalistica dell’uomo, la relazione dominante con la natura, la violenza della morte sono tracce che percorrono la scrittura compositiva, e che arrivano dal barocco come echi e fantasmi a infestare il contemporaneo.
I corpi che vengono qui riscritti sono solcati da un eccesso che li trasforma, li devasta e li eleva allo stesso tempo. Sono corpi che esondano, che non si allineano alla norma, che travalicano, estendono e dissolvono i loro confini, lasciandosi possedere e trasformare. L’universo queer, che in Cosimi è stato al centro del lavoro sin dall’origine in una critica alla normatività, nel suo interesse per i margini e per l’irregolare, emerge potente e si evidenzia nella metamorfosi dei personaggi che si ribaltano, mettendo in crisi il rapporto antropocentrico con la natura, ibridandosi, lasciandosi attraversare da un vivente non addomesticabile.
In questo nuovo progetto il focus drammaturgico, curato da Cosimi insieme a Maria Paola Zedda, studiosa e curatrice che da anni collabora con la Compagnia, sarà incentrato sulle due figure shakespeariane: Adone rappresentato emblematicamente da un corpo fit, ossessionato non più dalla caccia, quanto dalla costruzione della sua macchina/corpo sculturalizzata e da una Venere lacerata, che cerca disperatamente di accenderne il desiderio. Tra lampi pop e accensioni di dolore, il lavoro recupera alcuni riferimenti cari al coreografo. Primo tra tutti l’immaginario seduttivo e iper-reale della produzione di Andy Warhol, caratterizzate dall’insistenza sull’immagine–corpo, dalla sua mercificazione ed erotizzazione. A contrastarla, come una radiazione, l’accecante e infiammato riferimento alla pittura dell’artista sudafricana Marlene Dumas, che bagna di tinte violente l’apatia inscalfibile di Adone e disegna una Venere posseduta dal sentimento. Sono fiamme, bocche, pose trasfigurate, che si scagliano con virulenza nell’azione, secondo un’eccedenza, un’ostensione, un dono che non lascia scampo neanche alla morte. Il lavoro è interpretato da Alice Raffaelli affiancata dall’athletic coach Leonardo Rosadini, in un’interpretazione che rappresenta l’anima più tribale, animale e dionisiaca della tragedia. I costumi sono realizzati da Alessandro Lai, noto costumista che divide equamente il suo lavoro tra cinema, teatro, televisione e opera. Tra lampi pop e accensioni di dolore, il lavoro recupera alcuni riferimenti cari al coreografo. Primo tra tutti l’immaginario seduttivo e iper-reale del cinema di Paul Morrisey e della produzione di Andy Warhol, caratterizzate dall’insistenza sull’immagine–corpo, dalla sua mercificazione ed erotizzazione, da una quotidianità intossicata che unisce la leggerezza e il dramma, e che non si lascia attraversare dal sentimento. A contrastarla, come una radiazione, l’accecante e infiammato riferimento alla pittura dell’artista sudafricana Marlene Dumas, che bagna di tinte violente l’apatia inscalfibile di Adone e disegna una Venere posseduta dal sentimento. Sono fiamme, bocche, pose trasfigurate, che si scagliano con virulenza nell’azione, secondo un’eccedenza, un’ostensione, un dono che non lascia scampo neanche alla morte. Il lavoro è interpretato da Alice Raffaelli affiancata dall’athletic coach Leonardo Rosadini, in un’interpretazione che rappresenta l’anima più tribale, animale e dionisiaca della tragedia. I costumi saranno realizzati da Alessandro Lai, noto costumista che divide equamente il suo lavoro tra cinema, teatro, televisione e opera.
ENZO COSIMI
Uno dei coreografi più autorevoli e rappresentativi della coreografia italiana, firma con la sua Compagnia oltre 60 coreografie rappresentate nei maggiori Teatri e Festival italiani e stranieri. Le sue creazioni artistiche vedono, nel tempo, collaborazioni importanti, tra cui Fabrizio Plessi, Luigi Veronesi, Miuccia Prada, Daniela Dal Cin, Antonio Marras, Aldo Busi, Stefano Galanti, Aldo Tilocca, Richie Hawtin. Negli ultimi anni, realizza due trilogie, Sulle passioni dell’anima che affronta i temi della paura collettiva, del desiderio e del dolore e Ode alla bellezza, tre creazioni sulla diversità, che segna un impegno politico e sociale nella creazione, indagando la realtà delle persone considerate ai margini. Dal 2018 lavora sul nuovo progetto Orestea – Trilogia della vendetta, con il primo capitolo Glitter in my tears – Agamennone, seguito nel 2020 da Coefore Rock&Roll e nel 2022 da Le Lacrime dell’Eroe. Oreste vs A.i. L’intera trilogia è stata presentata nella sua interezza al Festival RomaEuropa 2022. Nel 2023 vince il bando Progetto speciale del MiC con The Play Garden. A luglio 2024 debutterà al Festival Civitanova danza la nuova creazione Venere vs Adone ispirato all’omonimo poemetto shakespeariano. Nel 2014 riceve il premio Danza&Danza per lo spettacolo Sopra di me il diluvio e nel 2018 il premio nazionale della critica ANCT. Nel 2019 è stato pubblicato un libro monografico intitolato “Enzo Cosimi, una conversazione quasi angelica – 10 domande per uso domestico” a cura di Maria Paola Zedda.
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