31 LUGLIO – PRÉLUDE

MERCOLEDÌ 31 LUGLIO TEATRO ROSSINI

COMPAGNIE ACCRORAP

PRÉLUDE

coreografia Kader Attou

interpreti Antuf JkayHassani, Azdine Bouncer, Alexis de Saint Jean, Damien Bourletsis, Simon Hernandez, Aline Lopes, Yann Miettaux, Nabjibe Said, Margaux Senechault

musica Romain Dubois

luci Cécile Giovansili-Vissière

produzione Compagnie Accrorap coproduzione Scènes et Cinés, Scène conventionnée d’intérêt nationale – Art en Territoire

prima nazionale

@ph Julie Cherki

Come preludio all’insediamento della compagnia Accrorap nel sud della Francia, questo brano è l’invito rivolto dal coreografo Kader Attou a danzatori professionisti di hip-hop della regione ad entrare nel suo universo artistico. Questo lavoro “a tutto tondo e senza limiti“ è stato presentato per la prima volta nell’ambito del Festival de Marseille 2022. Concepito al fine di raggiungere tutti i generi di pubblico e portare la danza hip-hop in luoghi non comuni e ai confini della pura scrittura coreografica così da creare nuovi legami tra il territorio e gli artisti.

Prélude è la storia dell’incontro tra la musica di Romain Dubois e la fisicità dei danzatori. La musica, un crescendo ritmico e melodico, trattiene in un’intensità che diventa tensione. Il virtuosismo dei danzatori batte all’unisono con la musica e l’attenzione del pubblico. La tensione cresce e i corpi dei danzatori sono un tutt’uno. Gli spettatori sono coinvolti nell’energia brutale che li conduce a sperimentare forti emozioni. In apnea, partecipano al viaggio lasciandosi andare fino alla liberazione finale.

KADER ATTOU

Danzatore, coreografo e direttore artistico della compagnia Accrorap, Kader Attou è uno dei maggiori esponenti della danza hip-hop. Con un approccio artistico umanista e aperto al mondo, che fonde le influenze e abbatte le barriere tra i generi. Kader Attou ha contribuito a trasformare l’hip-hop in una nuova forma di danza d’autore riconosciuta come una specificità tutta francese.

Nel 1989, nell’entusiasmo della scoperta della breakdance, Kader Attou crea la compagnia Accrorap con i suoi amici circensi Eric Mezino, Chaouki Saïd, Lionel Frédoc e Mourad Merzouki per allontanarsi dalle performance di strada e dare un senso alle loro coreografie. Acrobazie, break e danza classica fanno di Athina un successo alla Biennale di Danza di Lione del 1994, preannunciando una rivoluzione coreografica e la nascita della danza hip-hop capace di conquistare il palcoscenico del teatro istituzionale .

A partire dal 1996, Kader Attou è direttore unico della compagnia Accrorap e prosegue l’avventura con numerose creazioni e tournée in Francia e all’estero. La sua danza è all’insegna della condivisione, del dialogo tra culture e dello scambio di visioni estetiche. Il suo lavoro si ispira a diverse discipline, tra cui il circo, la danza contemporanea, la danza indiana, le arti visive, la musica araba tradizionale, la musica classica, l’hip-hop e la musica elettroacustica. I suoi viaggi e i suoi incontri forniscono il materiale per il suo lavoro. Anokha (2000), ad esempio, fonde hip-hop e danza classica indiana, mentre Les corps étrangers (2006) getta un ponte tra Francia, India, Brasile, Algeria e Costa d’Avorio. In quanto figlio di immigrati, le questioni dell’identità, della differenza e dell’alterità sono alla base del suo approccio, che trasforma la sua danza in un luogo di convergenza dove si costruisce una comunità di corpi e di emozioni.

Fin dall’inizio, ha visto la danza hip-hop come un’arte e una disciplina di ricerca, ma anche – ed è questo che la rende così unica – come un modo per testimoniare la condizione umana e riflettere sulle  questioni sociali. Prendendosi la libertà di inventare una danza ricca che non si vieta nulla, non smette di rinnovare creativamente l’hip-hop senza rinnegarne i valori fondanti. Con Symfonia Piesni Załosnych del compositore polacco Henryk Górecki, sarà l’unico coreografo hip-hop a creare da un’opera musicale classica completa, esplorando il legame tra le energie e le intenzioni della sua danza plurale e quelle della musica e degli strumenti. Nel 2021, ha creato Les Autres, un pezzo per sei danzatori dall’estetica hip-hop e contemporanea, e due musicisti con strumenti tanto rari quanto atipici, un Cristal Baschet e un theremin. In questo lavoro, Kader Attou rinnova il dialogo tra musica, danza e scenografia in un universo che privilegia lo strano e il poetico.

Nel 2008, Kader Attou è stato nominato direttore del CCN de La Rochelle et du Poitou-Charentes, diventando il primo coreografo hip-hop a dirigere un’istituzione di questo tipo. Sviluppa un progetto culturale su larga scala con una forte dimensione internazionale. Ha sostenuto la nascita di diverse compagnie e nel 2016 ha creato il Festival Shake per sostenere la diversità della danza hip-hop. Nel 2013 è stato è stato promosso al grado di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Nel 2015 è stato nominato Chevalier dell’Ordre National de la Légion d’Honneur.

Dal 2022, la compagnia ha sede presso la Friche la Belle de Mai di Marsiglia, nel sud della Francia. È artista associato di Scènes et Cinés, Scène conventionnée Art en territoire.

1 AGOSTO – DANZA ALL’OPERA

GIOVEDÌ 1 AGOSTO MACERATA _ ARENA SFERISTERIO

DANZA ALL’OPERA un progetto di Macerata Opera Festival con Civitanova Danza

ATERBALLETTO / MARCOS MORAU

NOTTE MORRICONE

regia e coreografia Marcos Morau

musiche Ennio Morricone

direzione e adattamento musicale Maurizio Billi

sound design Clara Aguilar

scene e luci Marc Salicrú

costumi Silvia Delagneau

produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival

coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma

coproduttori Fondazione I Teatri di Reggio Emilia Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano

coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

prima rappresentazione outdoor

Per la danza, debutta allo Sferisterio una nuova creazione dal titolo Notte Morricone in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ideata e firmata dal premiato coreografo spagnolo Marcos Morau con le musiche del celebre autore italiano di colonne sonore.

Marcos Morau studia coreografia all’Institut del Teatre di Barcelona, al Conservatorio Superior de Danza di Valencia e al Movement Research di New York. La sua formazione artistica non si limita alla danza, ma si estende a discipline quali la fotografia e il teatro. Nel 2005 fonda La Veronal, una compagnia costituita da artisti provenienti da diverse discipline, tra cui danza, cinema, fotografia e letteratura. Morau, tra i molti riconoscimenti, ha ricevuto il National Dance Award 2013 dello Stato spagnolo e il Sebastià Gasch Award. I lavori della compagnia sono presentati in festival e teatri di rilievo in tutto il mondo: Théâtre national de Chaillot di Parigi, Biennale di Venezia, Oslo Opera, Julidans Amsterdam, Tanz im August di Berlino, Romaeuropa Festival, SIDance Festival Seoul, Sadler’s Wells di Londra, Internationale Tanzmesse di Düsseldorf.

28 SETTEMBRE – FOCUS ALESSANDRO SCIARRONI

˃ ore 17.30 e ore 19.30 SPAZIO MULTIMEDIALE SAN FRANCESCO OP.22 NO. 2

˃ ore 20 TEATRO ANNIBAL CARO U. [UN CANTO]

˃ ore 21.30 e ore 23 SPAZIO MULTIMEDIALE SAN FRANCESCOSAVE THE LAST DANCE FOR ME

@ph Andrea Macchia

OP. 22 NO. 2

di Alessandro Sciarroni

con Marta Ciappina

musica Jean Sibelius [Op. 22 No. 2, Tuonelan joutsen]

costumi Ettore Lombardi

cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino

produzione esecutiva Chiara Fava

cura tecnica Valeria Foti

commissione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen

produzione MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale, Corpoceleste_C.C.00# in coproduzione con Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen con il sostegno di NOI Techpark Südtirol/Alto Adige

Op. 22 No. 2 nasce da un’idea di Emanuele Masi nell’ambito della rete Swans never die

un progetto di Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza (Piemonte dal Vivo – Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo, Coorpi, Didee Arti e Comunicazione, Mosaico Danza, Zerogrammi), Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC Bassano del Grappa, Triennale Milano Teatro, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Festival Bolzano Danza – Fondazione Haydn, Gender Bender Festival, Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance) – Università Ca’ Foscari Venezia, DAMS – Università degli Studi di Torino

Op. 22 No. 2 è un solo di Alessandro Sciarroni creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni. Commissionato dal Festival Bolzano Danza, l’opera è ispirata al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius Il cigno di Tuonela, basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.

Alessandro scrive una figura femminile agghindata di piume affilate e dotata di unghie limate. Eppure, nascosti dal luccichio di un presunto vigore, gli occhi appaiono ridotti a una sottile fessura, l’eloquio zoppicante al cospetto della morte, la pelle tremolante. Non sono forse io? Ex bambina che ha ridicolizzato la vita sfidando gli eventi con frecce purple. Lo scrittore si avvicina, comprende e non teme. La felicità è afferrata. Grazie. Marta

U.

di Alessandro Sciarroni

con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo

Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli

casting, direzione musicale, training vocale Aurora Bauzà & Pere Jou

casting, consulenza drammaturgica, training fisico Elena Giannotti

styling Ettore Lombardi

disegno luci e cura tecnica Valeria Foti

cura, consiglio e sviluppo Lisa Gilardino

amministrazione e produzione esecutiva Chiara Fava

casting, relazioni stampa e comunicazione Pierpaolo Ferlaino

social media Giulia Traversi

produzione Corpoceleste_C.C.00#, MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale

coproduzione Progetto RING [Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza, Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale], CENTQUATRE – PARIS, Festival D’Automne à Paris, Snaporazverein, Maison de la Musique de Nanterre e partner in via di definizione

in collaborazione con Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa con il supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels

U. è una performance musicale, un concerto, la cui drammaturgia, curata da Alessandro Sciarroni con Aurora Bauzà e Pere Jou, è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri.

Per l’occasione l’artista mette assieme un nuovo gruppo di interpreti. Attraverso un accurato processo di ricerca e selezione, nasce un coro di sette cantanti con formazione ed esperienze vocali molto diversificate. La prima intuizione sulla ricerca nasce grazie a una commissione della Fondazione Cartier che invita l’artista nel Novembre 2022 a co-curare una delle sue Soirées Nomades. In questa occasione, dieci cori folkloristici provenienti da diverse nazioni si esibiscono negli spazi espositivi della Triennale di Milano eseguendo canti tradizionali che parlano di amore, natura,

esilio e resistenza. L’artista rimane particolarmente colpito dal repertorio dei due gruppi italiani invitati: il coro maschile “Voci dalla Rocca” e quello misto dei giovanissimi “Piccoli Cantori della Brianza”.

Questa musica d’ispirazione popolare affonda le radici nel secolo scorso, nonostante alcuni dei compositori che s’inscrivono in questo genere siano ancora attivi, come Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti e Bepi de Marzi. Un altro elemento di fascinazione nei programmi di questi cori è il fatto che l’elemento popolare si possa fondere, a volte, con quello cantautorale. Come nel caso di “Dolce sentire” di Riz Ortolani che è allo stesso tempo colonna sonora del film di Franco Zeffirelli Fratello Sole, Sorella Luna, e canto religioso.

In U. l’alternanza tra canti corali e silenzio dà corpo a una coreografia di voci: un inno di gioia, speranza e amore, una sfida (quasi) impossibile?

@Passages Transfestival edition 2023

SAVE THE LAST DANCE FOR ME

invenzione Alessandro Sciarroni

con Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini

collaborazione artistica Giancarlo Stagni

musica Aurora Bauzà e Pere Jou (Telemann Rec.)

abiti Ettore Lombardi

direzione tecnica Valeria Foti

tecnico di tournée Cosimo Maggini

promozione, consiglio, sviluppo Lisa Gilardino

amministrazione, produzione esecutiva Chiara Fava

comunicazione Pierpaolo Ferlaino

produzione corpoceleste_C.C.00#, MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale

coproduzione Santarcangelo Festival, B.Motion, Festival Danza Urbana

Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE – PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024

In Save the last dance for me Alessandro Sciarroni lavora assieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.

Il lavoro nasce in collaborazione con Giancarlo Stagni, un maestro di balli Filuzziani che ha ridato vita a questa antica tradizione grazie alla riscoperta e allo studio di alcuni video di documentazione risalenti agli anni ’60. Sciarroni scopre questa danza nel dicembre 2018 quando la danza era praticata in Italia solo da 5 persone in tutto. Per questa ragione, il progetto è composto da una performance eseguita dai due danzatori e da una serie di workshop volti a diffondere e ridare vita a questa tradizione popolare in via d’estinzione.

ALESSANDRO SCIARRONI

Artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts, con una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori partono da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, facendo ricorso ad un impianto teatrale, e sono ospitati in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, Nord America, Sud America e Asia. Nelle sue creazioni coinvolge artisti provenienti da diverse discipline, facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Nel 2019 gli viene assegnato il Leone d’Oro alla carriera per la Danza.

CIVITANOVA CHE DANZA

APPUNTI E VARIAZIONI SU LO SPIRITO FOLLETTO

DI CESARE CECCHETTI

Giovedì 20 luglio ore 21.30

Teatro Annibal Caro

con la partecipazione di

Accademia danza Swanilda diretta da Fiona Cecarini

Centro Culturale del Balletto diretto da Loretta Gamberini

Dragonfly art ballet school diretta da Manuela Recchi

Effort Danza diretta da Giosy Sampaolo

Laboratorio Danza Duepuntozero diretto da Sara Gagliardini

Spero varranno gli espedienti di cui fui obbligato servirmi ad ottenere l’amichevole e simpatico patrocinio de’ miei Concittadini. Cesare Cecchetti

Con queste parole Cesare Cecchetti, padre del celebre Enrico a cui Civitanova Danza è dedicato, firmava l’apertura del suo libretto di coreografia Lo spirito folletto che debuttò in occasione dell’apertura del Teatro Annibal Caro nel 1872. Con lo stesso spirito, oggi, a quasi 150 anni dal suo debutto, il Festival omaggia i Cecchetti invitando i giovani talenti della città a misurarsi con l’opera di cui il Maestro fu protagonista nel ruolo di Canido, lo spirito folletto.

Questo Ballo fantastico in cinque parti racconta la leggenda di un malefico genio che, invaghitosi della Principessa Alma, cerca di conquistarla con l’aiuto di streghe e sortilegi. La vicenda indaga il rapporto tra due mondi, quello del fantastico e quello del reale. Attraverso momenti corali abitati da creature sovrannaturali e intensi passi a due, la danza invita lo spettatore a esplorare il territorio del possibile.

JACOPO TISSI

PAST FORWARD_TRA PASSATO E FUTURO

Domenica 16 luglio ore 21.30

Villa Vitali di Fermo

danzatore Jacopo Tissi

con le star internazionali del balletto Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, Alejandro Virelles

coreografie Marius Petipa, Roland Petit, Christian Spuck, Yury Possokhov, George Williamson, Michel Descombey, John Neumeier, Alberto Alonso

produzione Art Works Production

[prima ed esclusiva regionale]

PROGRAMMA

RAYMONDA

PAS DE DEUX

danzatori Jacopo Tissi, Polina Semionova

coreografia Marius Petipa

musica Aleksandr Konstantinovič Glazunov

CARMEN

PAS DE DEUX

danzatori Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares

coreografia Alberto Alonso

musica George Bizet

PARADISO

ASSOLO

danzatore Jacopo Tissi

coreografia Yuri Possokhov

musica Ennio Morricone

A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM

PAS DE DEUX

danzatori Alina Cojocaru, Alejandro Virelles

coreografia J. Neumeier

musica Felix Mendelssohn Bartholdy

CLAY AND DIAMONDS

PAS DE DEUX

danzatori Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares

coreografia George Williamson

musica Calmdown

SOSPIRI DAL BALLETTO ORLANDO

PAS DE DEUX

danzatori Jacopo Tissi, Polina Semionova

coreografia Christian Spuck

musica Edward Elgar

LA MUERTE DE UN CISNE

ASSOLO

danzatore Alejandro Virelles

coreografia Michel Descombey

musica Elaboración sobre la original de Camille Saint-Saëns

ARLESIENNE SUITE

PAS DE DEUX

danzatori Jacopo Tissi, Alina Cojocaru

coreografia Roland Petit

musica George Bizet

FINALE

tutta la compagnia

“Tra passato e futuro la danza si evolve, emoziona con la bellezza e la purezza della sua forma più classica e il cambiamento verso nuovi orizzonti contemporanei. Past Forward parla di questo. Ma parla anche di me e del mio percorso personale, della ricchezza della danza, della forza di quest’arte nel comunicare e muovere sentimenti nelle persone. Del mio ricominciare da capo dopo aver abbandonato Mosca all’inizio della guerra”.

Con queste parole Jacopo Tissi, che al sorgere del conflitto russo in Ucraina era primo ballerino al Teatro Bolshoi di Mosca, descrive il percorso che lo ha portato al concept di Past Forward. Ora è primo ballerino ospite al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Opera di Roma.

Prodotto da Antonio Gnecchi Ruscone di Art Works Production, lo spettacolo toccherà il 13 luglio il Teatro Comunale di Vicenza, il 16 luglio l’Arena Villa Vitali di Civitanova Marche e il 17 agosto il Teatro Antico di Taormina, una perla dell’architettura nella storia della nostra cultura.

Il programma della serata, che conta sulla presenza in scena di star mondiali quali Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, Alejandro Virelles e lo stesso Tissi, è un viaggio a più tappe nella storia della danza, ma è anche la drammaturgia di un percorso di crescita interiore fatto di sentimenti, scoperte, aspettative, ricordi e desideri che, insieme, costituiscono una sorta di mappa artistica a cui Jacopo Tissi sente di appartenere.

“Dopo un anno dal mio rientro da Mosca, determinato dallo scoppio della guerra e deciso in soli due giorni, mi sono ritrovato ad affrontare un cambiamento radicale e inaspettato. Ho dovuto all’improvviso camminare da solo e proseguire la mia carriera guardandola da una nuova prospettiva”, spiega. “Non è stato facile accettare di mollare tutto a pochi mesi dalla nomina di primo ballerino dal tempio internazionale della danza, ma sento di aver acquisito una rinnovata consapevolezza: ora guardo a nuovi orizzonti portando nel cuore e nella mia danza l’incredibile esperienza del mio percorso al Bolshoi; un’esperienza grandiosa che mi ha regalato l’anima artistica che porterò sempre con me”.

Durante lo spettacolo Jacopo Tissi debutterà in due prime mondiali: un assolo coreografato da Yuri Possokhov, coreografo internazionale, già ballerino del San Francisco Ballet, del Royal Danish Ballet e del Bolshoi Ballet, sulla musica di Ennio Morricone tratta dal celebre film di Giuseppe Tornatore Nuovo Cinema Paradiso, e un passo a due, Sospiri, tratto dal balletto Orlando di Christian Spuck, su musica di Edward Elgar, riadattato per l’occasione: una composizione intensa che Tissi danzerà con la russa Polina Semionova, star del teatro dell’opera di Berlino.

L’assolo sulla musica di Morricone riporta l’artista alle sue radici, alla sua famiglia e alla sua terra. “È un film che mi emoziona molto e che ho visto più di una volta con i miei genitori. Per quanto non abbia legami con la Sicilia, ci sono delle immagini che sanno tanto d’Italia. Inoltre il protagonista è un giovane che, come me, se ne va per tornare a distanza di tempo nella sua terra. Il tema della partenza e del ritorno, la gioia di ritrovare i luoghi dove si è cresciuti, le nostre radici, l’importanza dei legami familiari e la luce dei ricordi più innocenti illuminano questo brano”.

Il balletto Orlando, presentato in prima assoluta al Bolshoi di Mosca nel 2021 da Christian Spuck, ha visto nel cast proprio Tissi, allora ancora ignaro della nomina a primo ballerino che sarebbe arrivata un anno dopo, unico italiano a ricoprire quel ruolo da decenni.

Oltre a queste due prime assolute, il programma include diversi capolavori della storia del balletto, in parte legati alla sua carriera, in parte all’importanza che ricoprono nel panorama internazionale.

Il passo a due di apertura è tratto dal balletto Raymonda, uno dei prestigiosi titoli di repertorio che appartiene al mondo dei grandi balletti imperiali. Tissi ha più volte interpretato questo ruolo al Bolshoi, “uno dei meravigliosi teatri in cui sono cresciuto, che mi ha ispirato, mi ha fatto da scuola di vita, mi ha insegnato umiltà, rispetto, introspezione e intelligenza”.

Si prosegue con il passo a due dalla Carmen di Alberto Alonso su musica di George Bizet. Fratello di Fernando Alonso e cognato della grandissima Alicia Alonso, la prima artista a uscire da Cuba per esibirsi in Unione Sovietica e poi in Europa durante il governo di Fidel Castro, Alberto Alonso è stato un coreografo influente nello sviluppo dello stile cubano del balletto: una combinazione di tecniche russe e occidentali con uno stile latino.

Jacopo Tissi non dimentica i giovani talenti: come a lui è stata data la possibilità di crescere, così ora affida a George Williamson il compito di rappresentare una sua prima assoluta intitolata Clay and Diamonds. Williamson, giovane coreografo britannico residente al Center for Ballet and the Arts della New York University, porta in scena con Ksenia Ovsyanick e David Motta Soares, primi ballerini del Teatro dell’Opera di Berlino, questo nuovo passo a due.

In chiusura, la suite de L’Arlesienne di Roland Petit, “una storia travolgente di amour fou, una coreografia che mi mette alla prova e mi dà la possibilità di esplorare un nuovo me”, dichiara l’artista.

Past Forward è uno spettacolo che unisce ed esprime diversi stili, esperienze già vissute e altre ancora da sperimentare. Ricordi personali e debutti scandiscono il percorso umano e professionale di un artista che, come nel film Sliding Doors, si è trovato a dover scegliere il suo destino da un giorno all’altro.

DANCE PROGRAM


The Civitanova Dance festival celebrates its 31st anniversary from June 23rd to September 28th, confirming itself as a showcase for the art of dance, thanks to the initiative of the City of Civitanova Marche, the Civitanova Theatres Company, and AMAT, with the contribution of the Ministry of Culture and the Marche Region. For the festival dedicated to maestro Enrico Cecchetti, there will be twelve events featuring Italian and international artists, premieres, and residencies, confirming the slogan “Civitanova dance everything,” which has accompanied the event for some years now. This slogan testifies both to the aspiration to bring together representatives from around the world and different cultures, and to the desire for a comprehensive view of the various styles and languages in which dance expresses itself.

Many Italian artists are engaged in major dance companies worldwide, achieving international acclaim. Civitanova Dance dedicates the “Dancing Italy Gala” exclusively to some of them on June 23rd at the Teatro Rossini, marking the official start of the 2024 edition. Italian talents performing on international stages such as Giada Rossi and Alessandro Riga (Compañia Nacional de Danza – Madrid), Giacomo Rovero and Charlotte Tonkinson (Royal Ballet – London), Daniele Bonelli and Futaba Ishizaki (Ballett Am Rhein – Düsseldorf), Lorenzo Lelli and Elizabeth Partington (Ballet de l’Opéra National de Paris), Danilo Lo Monaco and Romina Belen Contreras (Czech National Ballet – Prague) will be featured. The Gala, curated by Paola Vismara, is dedicated to the 100th anniversary of the birth of Vittoria Ottolenghi, writer, journalist, and director of the first edition of Civitanova Dance. A rich program encompassing both classical and contemporary repertoire makes it an exclusive event capable of satisfying the expectations of both traditionalists and lovers of contemporary expressions.

The festival kicks off on July 4th at the Teatro Rossini with the world premiere of “Room 7,” choreographed by Carolyn Carlson for Tero Saarinen, after a period of residency. This piece is an engaging exploration of the human psyche, where mysteries are unveiled without explanation. Saarinen embodies a multitude of archetypes, offering a dynamic journey through tragedy, absurdity, and the myriad of mental games that shape our perceptions. Completing the evening’s program is “Westward Ho!,” the first piece Saarinen created in 1996 for his company, considered a turning point in his international career.

On July 13th, the festival within the festival begins, a dance marathon that has distinguished Civitanova Dance for years. At the Teatro Cecchetti, “Ti ricordi il futuro?” conceived by YoY Performing Arts, choreographed by Emma Zani and Roberto Doveri, with music by Timoteo Carbone, marks the beginning. This work, a modular project involving various artistic disciplines such as dance, music, and visual arts to create a multisensory and engaging experience, is presented as an “Open Workshop” after a period of residency. The central event at the Teatro Rossini features another residency project in its national premiere, “Dear son,” choreographed by Simone Repele and Sasha Riva for Sacha Riva, Simone Repele, and Parvaneh Scharafali, with music by Gino Paoli, Claudio Villa, Fabrizio de Andrè, Ólafur Arnalds, and Arvo Pärt. “Dear son” is an artistic experience inviting the audience to reflect on the fragility of life and the power of family love, even in the darkest moments of history, exploring the immeasurable pain felt by parents facing the loss of their child in the context of war.

The festival within the festival concludes at 10:30 PM at the Teatro Annibal Caro with “Le sacre du Printemps” by Dewey Dell, choreographed by Teodora Castellucci, featuring Filippo Babini, Agata Castellucci, Alberto “Mix” Galluzzi, and Francesca Siracusa. The company, composed of Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, and Demetrio Castellucci, confronts Igor Stravinsky’s masterpiece, a milestone in musical literature and an endless visual source. The mystery of spring and the violent birth of life unfolds on stage, in a conflict between sound and vision, the powerful seduction of music, and the furious energy of the bodies. This surprising work by one of the most original companies in the contemporary scene was awarded the Dance & Dance Prize in 2023 for the best Italian production of the year.

Another world premiere and residency project, within the framework of the RAM Marche Artistic Residences financed by the Marche Region and the Ministry of Culture, will take place on July 20th at the Teatro Annibal Caro with “Venere vs Adone” by the Enzo Cosimi Company. After the realization of the project “Orestea | Trilogia della vendetta,” Enzo Cosimi, along with Maria Paola Zedda, dives into this new creation, focusing on the famous Shakespearean poem. Through a journey traversed by different languages and media, Cosimi reinterprets the poetry of the English playwright, creating a textual and visual mosaic where elements of contemporaneity and philological aspects are woven together.

On July 23rd, Civitanova Danza, in collaboration with the Municipality of Fermo, brings “Una noche con Sergio Bernal” to Villa Vitali, featuring Sergio Bernal, considered the “King of Flamenco.” The show offers a visionary narrative blending Spanish tradition, the elegance of classical dance, and the fire and passion of flamenco, expressing the spirit of the gypsy. Among vertiginous solos and refined pas de deux and pas de trois, dancers Sergio Bernal, Cristina Cazorla, and José Manuel Benítez, under the artistic direction of Ricardo Cue, present original choreographies, including “El ultimo encuentro” and “El Cisne,” along with a new version of Maurice Ravel’s “Boléro.”

On July 31st, there will be another national premiere at the Teatro Rossini with “Prélude” by the French company Accrorap, directed by choreographer Kader Attou, one of the leading figures in hip-hop dance. The piece, first presented at the Festival de Marseille, tells the story of the encounter between the music of Romain Dubois and the physicality of the dancers. The music, with its rhythmic and melodic crescendo, holds in an intensity that becomes tension. The dancers’ virtuosity synchronizes with the music, captivating the audience’s attention.

At the Arena Sferisterio in Macerata, as part of the “Dance at the Opera” project by the Macerata Opera Festival and Civitanova Dance Festival, the fruitful dialogue with the territory is renewed on August 1st. A new creation titled “Notte Morricone,” in collaboration with the Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, conceived and signed by the award-winning Spanish choreographer Marcos Morau, with music by the renowned Italian composer of film scores, Ennio Morricone, will be staged.

Civitanova Dance concludes on September 28th with “Focus Alessandro Sciarroni,” presenting three works by the artist active in the performing arts, who was awarded the Golden Lion for Dance in 2019. Starting at 5:30 PM and 7:30 PM at the Spazio Multimediale San Francesco, the evening begins with “Op. 22 No. 2,” a solo by Alessandro Sciarroni created for Marta Ciappina, a dancer with whom the choreographer has collaborated for several years. Commissioned by the Bolzano Dance Festival, the piece is inspired by the symphonic poem “The Swan of Tuonela” by the Finnish composer Jean Sibelius, based on the Finnish mythological epic “Kalevala.” At 8:00 PM at the Teatro Annibal Caro, “U. [a chant],” a musical performance, a concert, curated by Alessandro Sciarroni with Aurora Bauzà and Pere Jou, featuring choral songs from the Italian repertoire composed between the mid-20th century and the present day. For this occasion, the artist brings together a new group of performers, creating a choir of seven singers with diverse vocal backgrounds and experiences. The evening concludes at 9:30 PM and 11:00 PM at the Spazio Multimediale San Francesco with “Save the last dance for me,” a creation in which Alessandro Sciarroni collaborates with dancers Gianmaria Borzillo and Giovanfrancesco Giannini on the steps of the Bolognese dance called “Polka Chinata.” This courtship dance, originally performed by men only and dating back to the early 1900s, is physically demanding, almost acrobatic, requiring the dancers, embraced, to whirl while bending almost to the ground on their knees.

For information and ticket sales, contact Teatro Rossini at 0733 812936, AMAT at 071 2072439, or visit the online platforms www.teatridicivitanova.com, www.civitanovadanza.com, and www.amatmarche.net. Subscriptions, ticket booklets, and individual tickets will be available starting from Saturday, May 11th

RITRATTO D’ARTISTA

VENERDÌ 8 LUGLIO

TEATRO ROSSINI

JACOPO GODANI& DANCERS

[prima ed esclusiva regionale]

coreografie Jacopo Godani

progetto in collaborazione con Fuori Programma Festival

programma

HIGH BREED (EXCERPTS)

coreografie, costumi, luci Jacopo Godani

musiche Ulrich Mueller & Sigfried Rössert (48 Nord)

CLAY AND KEVIN

coreografie, luci Jacopo Godani

costumi Clay Koonar

musiche Willian Walton 5 Bagatelles, II. Lento(played two times)

5 Bagetelles, V. Con Sclancio

ROBERTA AND GAIZKA

coreografie, costumi, luci Jacopo Godani

musiche Toru Takemitsu Air

Ulrich Mueller

AMANDA

coreografie, costumi, luci Jacopo Godani

musiche Augustin Barrios Mangoré Una Limosna por el Amor de Dios

Ulrich Mueller

BACH OFF!

coreografie, costumi, luci Jacopo Godani

musiche Johann Sebastian Bach da Suiten für Violoncello

HOLLOW BONES (EXCERPTS)

coreografie, costumi, luci Jacopo Godani

musiche Ulrich Mueller & Siegfried Rössert (48Nord)

In Ritratto d’Artista il coreografo di fama mondiale Jacopo Godani presenta per la prima volta al pubblico italiano il proprio lavoro, spogliato da tutti gli orpelli scenici (costumi, luci, scenografia), in modo da evidenziare la ricerca filosofica e coreografica che vi soggiace. Tale ricerca è focalizzata a incoraggiare e sviluppare il potenziale dei performers attraverso un percorso concettualmente stratificato. Un lavoro che onora l’essere umano in tutta la sua complessità attraverso la capacità di osservazione e autocritica. Ritratto d’Artista ripercorre gli “highlights” dei lavori di successo creati da Godani negli ultimi anni. Spettacoli presentati nei grandi teatri del panorama internazionale, sotto l’ombrello della Dresden Frankfurt Dance Company, la compagnia della quale Godani è stato direttore artistico e coreografo dal 2015 e che lascerà nell’estate 2023.

Jacopo Godani è nato a La Spezia dove ha iniziato a studiare danza classica e tecniche di danza moderna. Nel 1986 Godani prosegue gli studi presso il centro internazionale di danza di Maurice Béjart, Mudra a Bruxelles. Dal 1991 al 2000 è stato un solista di spicco del Ballet Frankfurt di William Forsythe e ha collaborato con Forsythe alla creazione coreografica di molti dei brani più rappresentativi del Ballet Frankfurt. Ha coreografato per le più importanti compagnie internazionali come: Royal Ballet Covent Garden, Compañía Nacional de Danza, Nederlands Dans Theater, Royal Danish Ballet, Ballet British Columbia, Le Ballet du Capitole de Toulouse, Teatro alla Scala, Sydney Dance Company, Israeli Opera Ballet & Suzanne Dellal Centre, Het Nationale Ballet, Aterballetto, Les Ballets de Monte Carlo e molti altri. Dal 2015 è stato nominato direttore artistico e coreografo della Dresden Frankfurt Dance Company.

BIGLIETTI DA 10 A 20 EURO IN PREVENDITA QUI

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L’HEURE EXQUISE

VARIAZIONI SU UN TEMA DI SAMUEL BECKETT

(OH, LES BEAUX JOURS)

GIOVEDÌ 4 AGOSTO

TEATRO ROSSINI

ALESSANDRA FERRI | THOMAS WHITEHEAD

[prima ed esclusiva regionale]

regia e coreografia Maurice Béjart

rimontata da Maina Gielgud

su gentile concessione Fondation Maurice Béjart

interpreti Lei Alessandra Ferri Lui Thomas Whitehead

musiche

Cinque pezzi per orchestra Anton WebernLondon Symphony Orchestra diretta da Antal Dorati

Symphony n. 4 III movimento (Poco Adagio) Gustav MahlerBerliner Philharmonic Orchestra diretta da Herbert von Karajan

Fantasia in DO Minore K.475 W .A. Mozart al pianoforte Glenn Gould

Heure exquise qui nous grise dall’operetta La vedova allegra Franz Lehár

Tea for Two dal musical No No Nanette

scene Roger Bernard

luci Maina Gielgud, Marcello Marchi

costumi Luisa Spinatelli

scarpette Freed of London Official

creato al Teatro Carignano di Torino il 13 settembre 1998

nuovo allestimento co-produzione AF DANCE, Ravenna Festival, The Royal Ballet

con il contributo di Ministero della Cultura, “Progetti Speciali”

progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo

un ringraziamento speciale ad Angela Bernstein CBE

si ringraziano inoltre Oriente Occidente Dance FestivalPasso Nord e Comune di Rovereto per gli spazi della residenza creativa

Royal Ballet Londra, Hamburg Ballet John Neumeier, Balletto del Teatro alla Scala

English National Ballet Londra per la fornitura delle scarpette utilizzate per la scenografia realizzata da Laboratorio Scenografia Pesaro

Compagnia Italiana della Moda e del Costume per la realizzazione costumi Alessandra Ferri

Rpyal Ballet per la realizzazione costumi Thomas Whitehead

RGE

distribuzione italiana International Music and Arts

Con L’heure exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie – la ballerina âgée immaginata nel 1998 da Maurice Béjart – che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi di giorni felici. Willy, impersonato da Thomas Whitehead, è un ex-partner di Lei, sommersa qui non dalla famosa collina di sabbia, bensì da una montagna di vecchie scarpette da punta. È un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, dopo Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita.

Tutti i grandi musicisti hanno fatto delle “variazioni“ su un tema di un altro grande. Variazioni di Brahms su un tema di Haydn, di Chopin su un tema di Mozart, di Beethoven su Diabelli, e così via. Io mi sono permesso di lavorare su una pièces tra le più importanti del ventunesimo secolo: Oh,les beaux jours!

In verità non si tratta di un adattamento danzato ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore e tuttavia nel contesto di una creatività puramente astratta e coreografica.

La musica è un montaggio su temi di Webern in primo luogo, ma anche di Mahler e di Mozart. I pochi testi sono delle parole pronunciate da una ballerina nel momento della danza o del riposo.

Infine il SILENZIO: l’elemento principe di questa liturgia.

Maurice Bèjart

Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.

Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.

Nel 2021 sono 40 anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico.

Per celebrare e festeggiare con il pubblico questo traguardo cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett, Giorni Felici. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno 60 anni da quando Beckett scrisse il famoso play.

Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina âgée che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici, il suo Willy, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta.

Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.

Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.

Alessandra Ferri

BIGLIETTI DA 25 A 40 EURO IN PREVENDITA QUI

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MARTE | THE REAL YOU

GIOVEDÌ 28 LUGLIO

TEATRO ROSSINI

SPELLBOUND

CONTEMPORARY BALLET

[prima assoluta]

MARTE

coreografia Marcos Morau in collaborazione con i danzatori

assistente alla coreografia Lorena Nogal Navarro

interpreti Lorenzo Capozzi, Anita Bonavida, Martian Staltari, Maria Cossu

Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Miriam Raffone, Alessandro Piergentili

costumi Anna Coluccia

disegno luci Marco Policastro

musiche AAVV

il progetto Spellbound 25 è una produzione Spellbound

realizzata con il contributo del Ministero della cultura

e Regione Lazio – Dipartimento Cultura, Politiche Giovanili, Lazio creativo

in collaborazione con Ambasciata di Spagna a Roma e in coproduzione con MilanoOltre e Cult!ur Partner

Nonostante i suoi 37 anni, Marcos Morau pensa a tutto ciò che ha lasciato e a tutto ciò che non potrà mai più essere. Oggi ricorda il momento in cui tutto era possibile, quel momento in cui la realizzazione e il fallimento sono raggiunti in tutto il loro splendore e tutto è vissuto come se il mondo si scontrasse domani.

Marte oltre al Dio della guerra, lo è della passione, della sessualità, della perfezione e della bellezza e dà titolo al nuovo lavoro dell’autore con sede a Barcellona per Spellbound Contemporary Ballet.

Marte rappresenta quel pianeta vuoto e ostile che attende di essere colonizzato da un gruppo di giovani. in una sorta di celebrazione nell’Europa del XXI secolo, con tutta la forza della sua gioventù e del suo desiderio come forza motrice. Un luogo dove nessuno vuole essere lasciato indietro e il futuro è visto come un labirinto confuso, pieno di rassegnazioni, delusioni e nuovi conflitti, e dove l’unica guerra che si combatte è quella che li mette di fronte a un mondo che avanza così velocemente da non poter continuare.

Piacere, desiderio e tensione sono gli elementi centrali di questo progetto. Un conflitto tra l’individuo e la collettività, tra il presente e un futuro incerto, tra la materia organica e la tecnologia, dove si rivela una nuova concezione della forma astratta.

MARCOS MORAU

Marcos Morau (Valencia, Spagna, 1982) ha studiato coreografia presso l’Institut del Teatre de Barcelona, il Conservatorio Superior de Danza de Valencia e Movement Research di New York, ottenendo il punteggio più alto sul progetto finale e il premio straordinario dell’Institut del Teatre. Ha realizzato il suo progetto di assistentato coreografico presso il Nederlands Dans Theater II e nella compagnia IT Dansa diretta da Catherine Allard. Il suo talento artistico non si limita al campo della danza ma si estende a discipline come la fotografia e il teatro, per cui ha conseguito il Master in Teoria del Dramma. Considerato uno degli artisti più creativi della sua generazione a livello Europeo, oltre alla direzione della sua compagnia La Veronal – fondata nel 2005 – ha creato produzioni originali per prestigiosi ensemble come la National Dance Company of Spain, Scapino Ballet Rotterdam, Skånes Dansteater, Göteborg Operans Danskompani, Ballet de Lorraine o Carte Blanche Norway, solo per citarne alcuni.

THE REAL YOU

coreografia Mauro Astolfi

interpreti Anita Bonavida, Lorenzo Capozzi, Maria Cossu, Mario Laterza

Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili, Miriam Raffone, Martina Staltari

musiche originali Andrea Buttafuoco

disegno luci Marco Policastro

costumi Anna Coluccia

produzione Spellbound con il contributo del Ministero della cultura

in collaborazione con Dap Festival, Fuori Programma Festival e Civitanova Danza Festival

anteprime nazionali 30 giugno Dap Festival, 5 luglio Fuori Programma Festival

prima assoluta 28 luglio Civitanova Danza Festival

The real you è la costruzione di uno spazio dove poter ritrovare un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Cosa possiamo mettere davanti a tutto nella nostra vita per scoprire cosa siamo oppure cosa non siamo? È deciso che esistiamo solo come un risultato scientifico universalmente riconosciuto, o forse possiamo trovare un’identità al di fuori del modello cristallizzato di chi già ha pensato la nostra di vita? Partiamo con un’indagine della comunità dove viviamo e che conosciamo meglio e cerchiamo di non invecchiare sommersi da una moltitudine di prospettive teoriche. Cerchiamo in noi la determinazione per sottrarci alle regole che stabiliscono come dovremmo interpretare ad esempio la vita sociale. Lavoriamo per trovare da noi stessi il nostro ordine e il nostro conflitto preferito. Mauro Astolfi

Hai scoperto che cosa siete? Sei la proprietà, il conto in banca, i mobili, il tappeto, le idee, i litigi, i piaceri, le disperazioni, l’agonia della propria vita, la contraddizione, la rivolta, lo scontento, il desiderio che accada qualcosa di bello. Una vita così solitaria, isolata, in cui non c’è alcun rapporto, in cui non c’è amore, né bellezza, né vastità, né spazio. Questo è ciò che sei, e vuoi che continui, e continuerai se pensi che ne valga la pena. Cos’è dunque l’immortalità e cos’è l’innocenza? Può la mente che va avanti nella routine, nella stanchezza, nella disperazione, nella solitudine, con tutta la miseria e la confusione, essere innocente? Morire ogni giorno a tutto – e intendiamo a tutto, a ogni piacere e dolore, a tutta l’amarezza e il cinismo – morire ogni giorno liberamente, felicemente al passato, che significa non accumulare mai.  Allora la mente è libera. Una tale mente è quindi consapevole.”

[Da un discorso in pubblico di Krishnamurti ad Amsterdam il 5 maggio 1969]

BIGLIETTI DA 10 A 20 EURO IN PREVENDITA QUI

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